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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679356
Praga, Emilio 24 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

casa sua, ci chiudemmo nel suo studio e di tacito accordo si venne subito all'argomento. Egli parlò per più di tre ore col linguaggio sobrio e al

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. È impossibile dimorare per poco in un villaggio senza dividerne tutte le minuscole curiosità. Il rappresentante della giustizia col suo cancelliere

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estraneo al soggetto. Prendo anzi quest'occasione per ripetere ch'io qui non scrivo un romanzo col suo principio, col suo mezzo, col suo fine, colle sue

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sommessa. Giunsi col cuor stretto alla porta della cucina, e vidi il farmacista che, curvo sui fornelli, soffiava nel fuoco, disfacendo nel tempo stesso

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, e la musica di baci finirebbe per assordar di soverchio la gente d'affari. Però baciar col pensiero non è, che io mi sappia, proibito. Ed è un bacio

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col lume, parlava a bassa voce colla mia guida; giunta in fondo al corritoio che dava in un cortiletto, si arrestò, mentre l'altro proseguiva col

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orecchie e cadenti su quelle come due pezzuole bagnate, pareva che egli illuminasse gli oggetti intorno a sè col raggio della fronte vastissima nella quale

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numerasse le grane del rosario, e, finalmente, con una vocina velata: - Sissignore, rispose. - E vivete qui, col curato? - Nossignore, in casa del

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indossatolo quando Luigi venne a sedersi sotto le querele centenarie, ella sfilò in mezzo alle macchie, e gli si presentò in quella foggia, col gonnellino

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avvezzo a quella penombra mi accorsi che non ero solo. Un giovine chierico seduto in terra col dosso appoggiato ad un masso dormiva. Era l'abatino da

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di Milano. «Cominciò col proporre a papà di collocarvi la Rosilde; poi insisteva sempre su questo progetto e diceva che ella avrebbe fatto fortuna e

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balcone di legno, e una donna, col capo circondato alla moda montanina di un fazzoletto rosso, distendeva tutto all'ingiro i pannolini del bucato. Fui

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don Luigi? Mansueta si affrettò a rassicurarmi. Il dottore è venuto da sè per affari; da un'ora è chiuso col curato nello studio. Salgo ad aspettare

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fatica a indurlo a scendere dopo il desinare col dottore a Zugliano. L'infelice baciò le sue creature senza far parola, senza spargere una lagrima e s

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, rimane il cielo, rimane il monte. Quando le religioni cadono, il panteismo le raccoglie nel suo seno. Povero ed onesto campanile di Sulzena, col tuo

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tradir l'abitudine; e la rondine volava dalla campagna alla gronda, spossata, a malincuore, come un impiegato che vada all'ufficio col dolor di capo

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della famiglia. Egli aveva col sangue ereditato tutta la sordidezza e la prepotenza del padre: - si oppose vigorosamente alla sua ruinosa follia. Non lo

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dal comune, - e coonestava l'animosità col progetto di farvi passare una viottola assai incomoda del resto che dalla strada provinciale, che saliva al

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, il Sindaco, col pretesto che quella poca terra è necessaria per farvi passare una viuzza, secondo lui indispensabile, vuole e pretende che Don Luigi

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momenti, brontolò, gli faccio perder io il latino col vizio di orecchiare. L'altro che s'era drizzato in fretta sul suo scannetto lasciò per darsi

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: - Io sono il campanaro. È per questo che non posso andar a casa senza aver visitata la fontana. Lo strano ravvicinamento del lavatoio col campanile era

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mondo nello strettoio di un grande peccato e di un grande ignoto; glielo descrivevo col linguaggio crudele del notomista e del clinico che è la sola e

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che le funzioni respiratorie si rianimavano. Due o tre curiosi erano riusciti a penetrare in casa col dottore; mentre egli era curvo intento

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cielo. - Taci. Ho resistito, oh! se gli ho graffiato la faccia .... Ella cacciò allora la testa sotto il guanciale, ed io restai solo col lucignolo

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